Da una registrazione audio.
Iniziamo il primo articolo dopo
tanto tempo, non saprei questa pausa da che cosa é data, impegni ma anche a vari zampini che mi hanno fatto stare lontano dal blog.
Ecco, l’inizio non lo chiamerei “nuovo corso” perché nulla é cambiato, l’alleanza tra me e il Mistero é tutt’ora invincibile, Cristo é una presenza, dunque queste riflessioni parlano non di novitá ma di una cosa ben nota al Cristianesimo: la vittoria.
La vittoria che ha portato il cardinal Zuppi a spendersi nella diplomazia sul conflitto Guerra Russia-Ucraina, parliamo di questo: diplomazia, evento meraviglioso che rende la Chiesa grande e fa grande tutti i cristiani.
La ricerca incessante della Pace, se si arriverà il prima possibile a una soluzione diplomatica, lo dovremmo soprattutto al primato della fede sulle armi.
Si possono fare tante illazioni su quello che è stato o non è stato fatto per evitare l’escalation ma sicuramente dirsi cristiani significa odiare una deriva orribile, la guerra peggiore, quella fratricida.
Ancora i cannoni ruggiscono, nulla é cambiato ma é confortante constatare che siamo dalla parte giusta, NON a fianco di Zelensky ma con i messaggeri della pace.
C’é da esserne orgogliosi, almeno oggi, almeno per questo.