Estratto da un mio audio.
Questo é un articolo che nasce da alcune riflessioni su ció che sempre piú spesso scrivono alcune Cassandre, chi si definisce cristiano e profetizza la fine della Chiesa, la fine del Cristianesimo ecc.
A queste persone mi verrebbe da dire che sono loro ad essere finite, non è il Cristianesimo ad essere al capolinea, sono loro al capolinea. Probabilmente non colgono il cambiamento, un cambiamento epocale che sta avvenendo giorno per giorno tra le generazioni, che sta plasmando la fede per farla nuova, rinnovata.
Alcuni “papaveri e papere” scrivono con la paura nel cuore, non c’è da avere paura, continuo a vedere la Chiesa in ottima forma, bisogna dire loro che vivere il Reale non significa vivere il passato.
Ho provato a immaginare quale sarà il futuro della fede, ho fatto questo gioco assolutamente personale, chi volesse partecipare pensasse anche lui come sarà il futuro, senza cedere agli anatemi.
Immagina.
L’importanza di queste due parole: Immagina, realizza.
Ho usato la desinenza al singolare ma potremmo o dovremmo dire immaginiamo e realizziamo, oppure immaginate e realizzate.
Di che cosa parliamo? Di immaginare (e creare) la Chiesa di domani.
Ci proverò io, partendo da quello che vedo, cercando di spiegare un mondo che sta diventando criptico, molto lontano dall’essere compreso e dall’essere facilmente spiegato.
Iniziamo a disegnare un triangolo, in questo triangolo all’angolo in basso a sinistra scriviamo (CdP) che sta per Costruttori di ponti; nell’angolo a destra mettiamo (VP) che sta per Venerdì pesce, sopra la punta scriviamo (Csv) che sta per Cristianesimo stile di vita.
Adesso spiegherò questa formula, é di mia invenzione quindi può essere modificata, ampliata e anche -perché no?- contestata.
Per “Costruttori di ponti” io intendo la Chiesa progressista, di sinistra, molto vicina ai dettami del “senza frontiere” e dell’accoglienza indiscriminata, un modo di intendere la vita molto naif.
Nella parte destra abbiamo “Venerdí pesce” inteso come tradizionalisti, quelli che vogliono la messa in latino il cibo del venerdì a base di pesce, il cerimoniale, la liturgia tutta bella anticata.
Ora sfatiamo un mito propinato dai giornali, i media mettono in contrapposizione questi due angoli, assegnandogli ruoli di outsiders, questa è una bugia, nella Chiesa c’è spazio sufficente per tutti.
Non è vero che un gruppo soccombe ad un altro.
Certo, non mancano i giochi di potere ma guardate le frecce: stanno a significare che le tre realtà comunicano, possono collaborare. Possono spronarsi per migliorare. Dove sta la grande opportunità? Alzarsi in volo e arrivare alla punta del triangolo: Csv, il Cristianesimo stile di vita.
Si puó venire da realtà differenti e si può superare la condizione di partenza.
Arrivare al Cristianesimo come stile di vita è in linea con i tempi, cioè se si vuole é immediato.
Cosa significa Cristianesimo come stile di vita? Significa che siamo oltre una proposta progressista o conservatrice, in concreto si sceglie una dimensione protettiva verso sé stessi, scegli di essere Cristiano per gestire al meglio la vita.
Ai giovani se parli di ponti o venerdì pesce non gliene importa nulla, se invece gli insegni a non “sfasciarsi” con le sostanze, a non praticare violenza, in nome di CONSEGUENZE ineludibili, questo tipo di Cristianesimo é impattante. Può radicarsi nel cuore. Utile.
Infine dire che per chi ha la fortuna di credere a 360 gradi (no doubt) c’è anche il proseguo.
Dopo questa partita -partita difficile e bellissima chiamata vita- si ottiene un posto in paradiso.
Di questo (dottrina e altro) ne parleremo nel prossimo articolo.