La sfida di Jodie

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Finalmente è arrivato per posta il blueray del “Il Silenzio degli Innocenti”. Ecco la mia segnalazione per questo interessante film.

Menzione particolare per Anthony Hopkins ( che interpreta Hannibal Lecter) e Jodie Foster (che interpreta Clarice Starling, Agente dell’FBI); quest’ultima veramente strepitosa, come recitazione e drammaticità.

Mi hanno detto che il romanzo è assai più bello, quindi sarebbe da leggere, secondo me il film è uno dei thrillers piu significativi degli ultimi 10 anni.

Quando parlo di thrillers, non intendo pellicole dense di sangue o cadaveri, alla visione di queste cose ci pensa già la tv, che spesso li propone come notiziario la sera alle 20.

Questo film ha atmosfere di ben altro spessore.

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E’ un giallo, inanzitutto. Il fulcro della storia è la classica lotta tra il Bene (Clarice Starling) e il Male (Hannibal Lecter e il sequestratore dal nomignolo di “Buffalo Bill”).

Nel titolo “il Silenzio degli innocenti” si legge la sfida che Hopkins lancia alla Foster. Le sfumature psicologiche lo rendono imperdibile.

L’agente Starling dovrà superare due momenti terribili, che corrispondono alle sue più profonde paure.

La prima prova è con Hannibal, che le fa evocare la paura più nascosta, paralizzante, risalente all’ infanzia (“Tu ascolti grida di aiuto. non riesci, non puoi, intervenire in nessun modo”). La seconda prova è contro l’assassino/sequestratore, impersonificazione del male (tiene prigioniera una ragazza), la Foster all udire le urla disperate della vittima teme di non riuscire ad aiutarla, nella identica situazione di quando lei era piccola. Il regista (lo scrittore?) ritrae così concretamente la scena, che consegna al folle un connotato demonico, assoluto. Lo spettatore non può far altro che osservarlo, come si muova perverso nel suo mondo, e sferri gli attacchi nella tenebra più completa (indossa occhiali infrarossi).

Da antologia del cinema, quando l’Agente Starling, completamente immersa nel buio, percepisce la mano del nemico davanti a sé. Che le giunge per ghermirla, fino al volto.

Ci sono due significati differenti nelle due sfide (vittoriose) che la Foster interpreta.

Il significato della prima sfida (contro Hannibal) è quello che per raggiungere una libertà interiore bisogna vincere ansie, condizionamenti, pregiudizi che ognuno ha dentro se stesso.

Non basta, come era nello skill della protagonista, ottenere il massimo dei risultati a scuola e all’università, possedere un QI altissimo, o una condizione atletica impeccabile. Per vincere si deve attingere a delle energie spirituali che, suggerisce la trama, provengono solo dalla Fede, da un Credo (verso il Bene per l’Agente Starling, verso il Male per Hannibal).

Il significato della seconda sfida  (contro il folle “Buffalo Bill”), è quello di affrontare ORA quella stessa paura (o simile) che ci ha attanagliato lungo la vita. Stavolta però rompendo il silenzio, l’immobilismo, gli indugi.

Vincere la seconda sfida presuppone che, anche se ci fosse stato un fallimento nel passato, chiunque può riappropriarsi di un giudizio positivo del proprio talento, della  propria forza, della capacità di superare gli ostacoli.

Noi per fortuna abbiamo una vita meno movimentata dell’Agente Starling, ma forse una discussione a lavoro, il giudizio di un superiore, gestire i problemi in famiglia, è più impegnativo che fronteggiare killers e sequestratori!

Vedere il coraggio con cui se la cava Jodie Foster è un ottima palestra.

Mettete a nanna i pupi e godetevi questa splendida pellicola.

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