A Kabul in Afghanistan, potrebbe esser una zona qualsiasi del medio oriente, l’isis (sembra) ha compiuto un atto di rappresaglia (sembra) contro una delle ONG più potenti e danarose: Save the Children.
Perfino l’Isis, che è di mente idiota ha dedotto che alcune organizzazioni si prodigano (nascoste dietro la somministrazione di cerotti e aspirine) a “monitorare e riferire” per poi “occupare e depredare”.
Qualche domanda dovremmo farcela:
Come mai in Italia, in Europa, accettiamo supinamente la presenza di organizzazioni (cosiddette) no-profit, senza approfondire le vere finalità?
E’ ragionevole pensare che l’ingerenza delle ONG in questioni etnico-tribali, possa danneggiare la popolazione locale e il mondo intero?
Se l’Isis non avesse tra i piedi i “volonterosi carnefici delle tradizioni” (quali sono le ONG che occupano quei paesi) rinuncerebbe agli attacchi terroristici, è difficile capirlo?
Save the Children ha fatto della globalizzazione la sua ragione d’essere. La globalizzazione è uno dei motivi per cui si verificano gli attentati terroristici. Vittime e complici allo stesso tempo?
L’uso della violenza è sbagliato, ma è sbagliato diffidare dei sistemi filantropici? Se essi sono specchietto per sovvertire politica/economia/società è sbagliato tentare di fermarli?
Né con l’Isis, né con le ONG, sto con il mio Paese. Atto criminoso?