Monetine, contributi, piccoli versamenti?
Arriviamo dunque a parlare del sistema di sostentamento delle ONG.
Dicono di vivere di obolo, la cosiddetta elemosina.
I due euro al mese dell’ingenuo di turno non sono ciò che permette alle ONG di essere re.
Aprire uffici nel mondo, comprare navi, diventare holding “sociale” è un gioco di miliardi, non di pochi spicci.
Dove ricavano enormi ricchezze?
Mettendosi al servizio di un Élite e facendosi pagare (pagare BENE, non parliamo di monetine da 2 euro). Le ONG fanno il lavoro sporco per conto di altri.
Chi sono queste Élite? Perché utilizzano le ONG?
Le Élite sono enclavi (nota bene: esse NON si riconoscono in alcuna nazionalità o religione) che divorano le risorse dei paesi.
Hanno potere, soldi: decidono le sorti del pil dell’Europa. In una parola: speculatori.
Le ONG sono il braccio “disarmato”: con la scusa del “pacifismo” e della “beneficenza”, giungono ai rami alti del Palazzo, lo infettano, lo fanno seccare, si installano con la loro forza di “volontariato”.
Le ONG sono strapagate, le Élite esercitano il controllo, sui media, sulla politica, impediscono il cambiamento. Per questo sistema di cose, il tanto peggio è tanto meglio.
Le ONG tutt’oggi sono considerate disinteressate, benefiche. Folle, vero?
Nel prossimo articolo, un “business plan” tipico delle ONG: o con noi o sotto di noi.
Clientelismo selvaggio fino a sfociare nella violenza.
Ma non erano “pacifiche e neutrali”?