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A ridosso della giornata della Memoria c’è ancora chi gioca all’assassinio, alla “persecuzione degli innocenti”. La mano armata è quella del disegnatore Vauro, la cui “arte” ha partorito una vignetta dal sapore antisemita e razzista, facilmente reperibile su internet. Oggetto della “purga stalinista” è l’On. Fiamma Nirenstein, per il solo fatto di essere di centrodestra (PdL), ebrea, e coprotagonista di un rapporto armonico tra MedioOriente e Israele. Vauro si è appellato alla scusa della “liberta di espressione”. Identica scusa, estrema destra ed estrema sinistra sono speculari, utilizzata a suo tempo dai neonazisti di Stormfront, noto portale anticattolico e antisemita.
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Il disegno incriminato ricorda in maniera inquietante le vignette infami della Germania nazista. Dipinge l’ebreo come brutto, sporco e con il naso adunco. E’ un insistenza, a voler suggerire al lettore un obiettivo da odiare e combattere.
Vauro è ospite di un programma nazionale a larghissimo audience, ben remunerato, si prodiga anche a far uscire libri e libretti delle sue “opere”. Vanta molti contratti tra quotidiani e riviste di fumetti.
Ben vengano i comici, i fumettisti, gli intrattenitori, ma dobbiamo per forza incentivare con denaro pubblico il razzismo e l’antisemitismo?
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